Negli ultimi anni, l’energia solare è diventata una delle fonti di energia rinnovabile più popolari al mondo. Inoltre, il costo dei pannelli solari è diminuito notevolmente, rendendo l’acquisto di un impianto fotovoltaico un’opzione sempre più accessibile per le famiglie e le imprese. Tuttavia, l’acquisto di un impianto fotovoltaico comporta anche alcuni adempimenti fiscali specifici che devono essere presi in considerazione, soprattutto se si vuole approfittare degli incentivi fiscali. In questo articolo, esploreremo quali sono gli adempimenti fiscali che devono essere effettuati da chi acquista un impianto fotovoltaico per essere in regola con le normative fiscali italiane.

Devo fare la comunicazione di inizio e fine lavori in comune (CILA)?

No.

Il “Decreto Bollette” è stato approvato dal Parlamento italiano nel 2022 e include importanti misure per il settore dell’edilizia. L’articolo 9 introduce diverse semplificazioni per i sistemi fotovoltaici, rendendoli considerati come lavori di manutenzione ordinaria. Questo cambiamento semplifica il processo di autorizzazione, eliminando la necessità di autorizzazione per l’installazione di sistemi fotovoltaici e termici, tranne nei casi di interesse pubblico. Il decreto consente inoltre l’installazione di sistemi fotovoltaici su strutture diverse dagli edifici, come tetti, pergole e giardini. Tuttavia, ci sono eccezioni per aree di rara bellezza e centri storici. Inoltre, l’articolo 10-bis consente una copertura fino al 60% delle aree industriali con sistemi fotovoltaici, mentre l’articolo 10-ter consente l’accumulo e la produzione di energia rinnovabile per l’autoconsumo attraverso sistemi FER in siti o edifici diversi da quelli in cui operano i consumatori.

Devo accatastare il mio impianto fotovoltaico?

Non per forza.

Solo gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni, come i parchi solari, devono essere registrati come entità catastali autonome. Gli impianti fotovoltaici legati a un immobile, invece, devono essere segnalati al catasto solo se aumentano il valore catastale dell’immobile del 15% o più. Se la potenza nominale dell’impianto non supera i 3 kW per ogni unità immobiliare servita o se la potenza non supera tre volte il numero delle unità immobiliari servite, non è necessario l’accatastamento. Se installato a terra e il volume dell’installazione al suolo è inferiore a 150 m3, non è necessario l’accatastamento. Tuttavia, è necessario verificare se l’installazione ha comportato un aumento del valore catastale dell’immobile del 15% o più, il che richiederebbe la dichiarazione al catasto.

Anche se l’installazione di pannelli solari raramente comporta un aumento del valore catastale dell’immobile pari o superiore al 15%, vediamo come calcolare l’aumento di rendita per capire se è necessario accatastare l’impianto fotovoltaico: se si conosce il costo dell’impianto, la formula da utilizzare è: costo dell’impianto x 0,75 x 0,5 x 2% = rendita catastale dell’impianto. Invece, se il costo dell’impianto non è noto, si può utilizzare il valore forfettario di 1.200€/kWp. In questo caso, la formula diventa: 1.200 x potenza dell’impianto x 2% = rendita catastale dell’impianto. Vi consigliamo comunque di rivolgervi a un tecnico del settore per maggior sicurezza.

Devo fare la dichiarazione all’ENEA?

Solo se vuoi usufruire la detrazione IRPEF del 50%.

La legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea informazioni sui lavori effettuati per la riqualificazione energetica degli edifici e per gli interventi che comportano risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili. La trasmissione delle informazioni deve essere effettuata entro 90 giorni dalla data di fine lavori attraverso il sito web https://bonusfiscali.enea.it/. La data di fine dei lavori può essere la dichiarazione a cura del direttore dei lavori, la data di collaudo o la dichiarazione di conformità.

La mancata o tardiva trasmissione della comunicazione, comunque, non comporta la perdita del diritto alle detrazioni, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019.

Come devo pagare l’impianto fotovoltaico?

Per fruire della detrazione IRPEF del 50%, è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche “on line”), da cui risultino:

§ causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr n. 917/1986)
§ codice fiscale del beneficiario della detrazione
§ codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
ES CAUSALE Q Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr n. 917/1986 Pagamento fattura n. ___ del ______ a favore di _______________ partita Iva _________________ Beneficiario della detrazione _________ codice fiscale______________ 0 …………………………………………………………………………………………………………

Quando vi sono più soggetti che sostengono la spesa e tutti intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone interessate al beneficio. Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento. Se l’ordinante del bonifico è una persona diversa da quella indicata nella disposizione di pagamento quale beneficiario della detrazione, in presenza di tutte le altre condizioni previste dalla norma, la detrazione deve essere fruita da quest’ultimo (circolare dell’Agenzia delle entrate n. 17/E del 24 aprile 2015).

In merito a questo adempimento, con la circolare n. 43/E del 18 novembre 2016, l’Agenzia delle entrate ha precisato che il contribuente non perde il diritto all’agevolazione se, per errore, ha utilizzato un bonifico diverso da quello “dedicato” o se lo ha compilato in modo errato, cioè in maniera tale da non consentire a banche, Poste italiane o altri istituti di pagamento di effettuare la ritenuta d’acconto dell’8%. Per usufruire dell’agevolazione, tuttavia, in queste ipotesi è necessario farsi rilasciare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui il beneficiario dell’accredito attesti di aver ricevuto le somme e di averle incluse nella propria contabilità d’impresa

Quali documenti devo conservare?

I contribuenti che usufruiscono della detrazione IRPEF 50% devono conservare ed esibire, a richiesta degli uffici:

  • La ricevuta del bonifico
  • Le fatture o le ricevute fiscali
  • Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, il contribuente, in luogo di tutta la documentazione necessaria, può utilizzare una certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio, in cui lo stesso attesti di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti e indichi la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione.
  • Domanda di accatastamento, se dovuta
  • Delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese, per gli interventi sulle parti condominiali
  • Dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori del possessore dell’immobile, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi
  • Abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessioni, autorizzazioni, eccetera) o, se la normativa non prevede alcun titolo abilitativo, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili.

In sintesi, l’acquisto di un impianto fotovoltaico è un investimento importante che comporta anche alcuni adempimenti fiscali specifici, indispensabili per essere in regola con le normative fiscali italiane e per poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge. E’ comunque sempre consigliabile rivolgersi a un professionista del settore, come un commercialista o un consulente fiscale, per ricevere informazioni dettagliate sui propri obblighi fiscali e per evitare eventuali errori che potrebbero comportare sanzioni. In questo modo, si potrà godere appieno dei vantaggi dell’energia solare, contribuendo anche alla salvaguardia del nostro pianeta.

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