Lavorando in questo campo, mi ritrovo spesso a dover rispondere sempre alla stessa domanda:

“E’ vero che l’energia prodotta per produrre un pannello fotovoltaico è maggiore di quella che il pannello produrrà nel corso di tutta la sua vita?”

E allora rispondiamo, una volta per tutte:

No, non è vero.

Forse era così 20 anni fa, quando la tecnologia era quella che era 20 anni fa. I pannelli di nuova generazione, invece, hanno un’efficenza ben maggiore.

Non volete credere alla mia parola? Beh, sappiate che esiste un indice creato apposta per questi calcoli, chiamato EROEI.

Che cos’è l’EROEI?

L’Energy Returned on Energy Invested è, semplicemente, un indicatore che calcola l’energia prodotta in tutta la sua vita da una data fonte di energia e divide questo valore per l’energia spesa per costruirlo, la cosiddetta “energia grigia”.

Per calcolare l’energia spesa si considera l’energia necessaria per costruire, mantenere e smantellare l’impianto, includendo logicamente solo l’energia a carico umano, e non le energie completamente naturali (per esempio, nel caso dei biocarburanti, non si considererà l’energia solare che provoca la fotosintesi delle piante).

Da questo calcolo matematico ne deduciamo che una tecnologia deve avere un EROEI superiore a 1 per essere conveniente.

Maggiore è l’EROEI, migliore è la tecnologia.

Quindi, a quanto equivale l’EROEI del fotovoltaico?
Da un lavoro di Odum del 1994 è emerso un valore < 1. Questo valore, decisamente obsoleto, ha dato origine alla diffusa leggenda urbana che ci vuole più energia per produrre un pannello fotovoltaico di quanto questo ne possa ridare nel corso della sua vita operativa. Ovviamente tutto questo si rivela completamente falso per le ultime generazioni di pannelli, che arrivano indisturbati fino a un valore  di EROEI pari a 9-10. Questo significa che un pannello fotovoltaico di ultima generazione produrrà nel corso della sua vita utile (oltre 25 anni) 9-10 volte più energia di quella che è stata necessaria per produrlo. In altre parole, se investissimo tutta l’energia prodotta da un pannello fotovoltaico avremmo una resa del 9%-10% all’anno.
Niente male se si considera quello che le banche danno in questi tempi sugli investimenti monetari.

Inoltre, se si considerano i pannelli fotovoltaici a film sottile, che non utilizzano il costoso silicio e in generale usano una quantità minore di materiali, l’EROEI riesce ad arrivare fino a 25-80. Proprio non male, direi!

Un’ultima considerazione è che, alla luce di quanto detto finora e della direzione che stanno prendendo gli avanzamenti della tecnologia nelle rinnovabili in questi anni, è lecito pensare che l’EROI del fotovoltaico non farà altro che crescere nei prossimi anni.

E il petrolio?

Pensate che il petrolio partiva da un EROEI di 100 negli anni ’40, per dimezzarsi negli anni ’70 e arrivare a un 5-8 degli ultimi studi effettuati. Questo perché l’estrazione risulta ogni giorno più difficile e costosa!
Viene da chiedersi: cosa stiamo aspettando ad abbandonarlo definitivamente, quindi?

Fonti:
ASPO Italia
Focus
Wikipedia